mercoledì 14 settembre 2011

Zero2 Le pistole fumanti che dimostrano che la versione ufficiale dell'11/9 è un falso


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Prezzo € 18,50
Piemme Edizioni
Libro - Pagine 468
Formato: 13x21
Anno: 2011


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L’aereo che avrebbe colpito il Pentagono non è quello indicato dell’American Airlines. La scatola nera “trovata” stabilisce una rotta diversa. Nuovi video del crollo dell’edificio 7 del World Trade Center – non colpito da nessun aereo – mostrano una distruzione repentina, inconcepibile secondo gli assunti della “verità” che è stata offerta all’opinione pubblica.
L’esercitazione militare Vigilant Guardian oscurò proprio in quel giorno gli schermi della difesa aerea degli Stati Uniti d’America per quasi tre ore. Chi doveva difendere la massima potenza mondiale era stato accecato da immagini virtuali. Rivelazioni di WikiLeaks adombrano inquietanti scenari da golpe. “Testimoni oculari” ammettono la non veridicità delle loro dichiarazioni iniziali.
Sono solo alcune delle nuove prove che il gruppo indipendente che ha a lungo indagato sull’attentato dell’11 settembre mostra oggi come autentiche “pistole fumanti”.
Dieci anni sono passati da quel tragico giorno che cambiò la storia del mondo. Da dieci anni siamo in guerra contro il “terrorismo internazionale”. Da allora non un solo responsabile è stato individuato con certezza. Nessuno è stato incriminato. Nemmeno Osama bin Laden lo è mai stato, per l’11 settembre.
Al mondo è stata raccontata una versione di complotto – 19 terroristi islamici armati di taglierini – che, ne sono convinti gli autori di questa poderosa inchiesta che allinea un’enorme mole di dati e coinvolge un gran numero di specialisti, non regge alle più elementari verifiche. Sono proprio quelle verifiche a suggerire ipotesi ben più razionali e realistiche e a conferire una certezza: proprio non può essere andata come ci hanno raccontato.
L’11 settembre ha cambiato la storia. Con quel tragico e spettacolare attentato, in cui hanno perso la vita circa tremila persone innocenti, gran parte delle certezze occidentali sono andate in frantumi. Ne è seguita un’offensiva che ha già prodotto due guerre. La geopolitica di intere aree del pianeta è stata modificata. Ecco perché a parlare oggi dell’11 settembre non significa guardare al passato. Significa occuparci del nostro futuro.

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